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Controllo del Peso Corporeo

Come è a tutti noto, sovrappeso e obesità sono frequenti. Ancor più frequente è la perdita di controllo sul peso corporeo: l’aumento di peso o la difficoltà a mantenere o perdere peso, nonostante restrizioni alimentari, si possono osservare sia in persone normopeso, sia sovrappeso che obese.

Il controllo del peso: facciamo chiarezza

E’ un’epidemia: il peso corporeo non ubbidisce (più) alle manovre di gestione che vengono messe in atto quali diete, digiuni e camminate; e ciò avviene in forte contrasto con il “prima”.

Mi viene riferito che “prima” bastava “mettersi a dieta” o “iniziare a camminare” per dimagrire prontamente, mentre “ora”, qualunque manovra è diventata assolutamente inefficace. Questo fenomeno genera smarrimento e perfino angoscia; è vissuto come perdita di controllo sul proprio corpo e, in definitiva, su se stessi.

La conclusione di tutti è la seguente: “ho il metabolismo lento (o fermo)” a cui segue di solito la richiesta di “qualcosa” (di magico, suppongo) che faccia ripartire il metabolismo, come una medicina o una pillola.

Provo a far chiarezza

Mantenere o modificare il peso corporeo dipende, si sa, dal bilancio energetico: se questo è in equilibrio il peso (il grasso) corporeo si mantiene, se è negativo si dimagrisce, se è positivo i depositi di grasso aumentano e il peso aumenta.

Ciò che non è chiaro a tutti è che le variazioni del bilancio influiscono sui depositi di grasso solo NEL LUNGO TERMINE. Qualche settimana di attività fisica del tipo camminare due volte la settimana per un’ora o mangiare meno e addirittura saltare qualche pasto avranno effetti talmente piccoli sul bilancio energetico da non dare variazioni visibili sul peso.

Ciò soprattutto se nelle stesse settimane si è partecipato ad alcune cene o feste di compleanno definibili “abbuffate” o comunque “assunzione di cibo superiore a quanto necessario”.

Perché dico queste cose “antipatiche”? Proviamo a fare due conti

La maggior parte del consumo energetico (cioè la parte in uscita del bilancio) dipende da come siamo fatti: quanto pesiamo e quanti muscoli abbiamo. Questa componente “strutturale” del bilancio si può modificare solo nel lungo periodo: non si possono aumentare i muscoli in una settimana.

La seconda importante componente del consumo è il movimento. Se in due settimane si fanno 3 sedute di cammino di un’ora ciascuna il consumo complessivo sarà di circa 1000 calorie che, spalmate su due settimane, cioè 14 giorni, sono circa 70 calorie al giorno.

Nello stesso periodo, 2 cene abbondanti possono tranquillamente equivalere ad un surplus di 1000 calorie, cioè le solite 70 calorie al giorno, ed ecco che il bilancio è di nuovo in pari. Non ci sono state le 2 cene? Comunque un deficit di 70 calorie al giorno, realizzato con le 3 sedute di cammino porterebbero alla perdita di un chilo dopo circa 100 giorni. Chi si accorge della perdita di un chilo in oltre 3 mesi?

La terza componente del consumo è la digestione dei cibi, circa il 10% del bilancio; quindi su un consumo di 2000 calorie al giorno si tratta di 200 calorie. Se si mangia meno, questa componente si riduce: ad es. se siamo a dieta a 1300 calorie al giorno riduciamo il consumo di 70 calorie al giorno ed ecco che la strada si fa in salita.

Allora cosa funziona?

  1. Conoscere la propria struttura fisica (muscoli e grasso) e il proprio bilancio energetico: lo studio del metabolismo;
  2. Stabilire una strategia complessiva A LUNGO TERMINE di gestione del peso corporeo, basata su cibo e movimento;
  3. Attuare, con la NECESSARIA PAZIENZA, la strategia di cui sopra, con il NECESSARIO AIUTO di una guida esperta.

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