Ecco la seconda parte dell’articolo del mese, incentrato sul dimagrimento e sui presupposti e metodi per ottenere dei risultati soddisfacenti.
Ai miei pazienti chiedo sempre cosa vuole ottenere e cosa si aspetta da me e dal programma di dimagrimento. Domanda non banale perché non è affatto scontato che obbiettivi, modalità e tempi di dimagrimento siano perfettamente condivisi fra paziente e dottore. Dunque: fare chiarezza è molto importante.
Gli obbiettivi sono importanti e possono essere una trappola, nel senso che se sono sbagliati possono rendere inutile il lavoro fatto. Ad esempio, se una persona è molto pesante, con un ginocchio compromesso che limita la possibilità di camminare a non più di 50 o 100 metri e al tempo stesso gli piace mangiare cibi succulenti in abbondanza, bere discrete quantità di vino o altri alcoolici ed è restio a modificare queste abitudini (questi pazienti non sono rari) non può porsi obbiettivi ambiziosi di dimagrimento rapido, ma bensì obbiettivi modesti e progressivi da concordare col medico.
La modifica delle abitudini, anche raggiunta gradualmente, è necessaria per dimagrire. Purtroppo qualche volta succede che gli obbiettivi ragionevoli proposti dal medico siano accettati con riserva (mentale), per cui il paziente in corso d’opera vorrebbe raggiungere quegli obbiettivi eccessivamente ambiziosi che aveva all’inizio e che fa fatica a ridimensionare. Alcune persone si lamentano ad esempio che una perdita di peso di 8kg, raggiunta dopo 4 mesi, è troppo lenta, anche se erano stati informati che nelle loro condizioni difficili di partenza (per età o per difficoltà a modificare lo stile di vita) 2 kg al mese sono da considerare ottimali.
Per ricapitolare è necessario:
Tutte le persone che vengono da me per dimagrire misurano i loro obbiettivi in chili: “devo perdere 30 chili”, “devo perdere almeno 10 chili” e, ovviamente, parlano di peso corporeo. In genere perdere peso è utile perché per una persona sovrappeso o obesa alleggerirsi significa migliorare la propria qualità di vita, ad esempio la capacità di muoversi.
Dunque, i miei pazienti in realtà non puntano a dimagrire ma bensì ad alleggerirsi, e più precisamente, a leggere sulla bilancia un numero più piccolo. Siamo sicuri che sia quello l’obbiettivo giusto? A mio parere dimagrire significa diventare più magri e cioè avere meno grasso per una data struttura fisica. In altre parole l’obbiettivo è perdere grasso senza perdere massa magra, cioè muscoli.
Per semplificare, un programma di dimagrimento può portare a tre risultati:
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