Se l’esercizio fa parte della medicina, perché il Sistema Sanitario non lo rimborsa a chi ne ha bisogno?
Al medico americano che cerca di trasmettere il messaggio che l’esercizio è medicina, i pazienti rispondono: sì, sì, dottore, ma ora ci dica seriamente che cosa possiamo fare per la nostra salute?
Anche in Italia l’esercizio è poco considerato e praticato, anche se in TV, radio e giornali i medici spiegano quanto sia fondamentale per prevenire e curare ogni malattia.
Lo è sia il cammino (per chi può praticarlo in autonomia) sia, a maggior ragione, quello supervisionato in Centri attrezzati dove sono presenti istruttori qualificati e addestrati a seguire persone che non possono praticarlo autonomamente a causa di malattie, età avanzata o mancanza di abitudine.
Se il messaggio che l’esercizio, specie quello supervisionato, è veramente una medicina, non viene creduto (come nella vignetta) la “colpa” è senz’altro del Sistema Sanitario, che non lo rimborsa, nonostante sia ampiamente dimostrato che è efficace nella terapia e nella prevenzione del diabete, dell’obesità, dell’ipertensione, dei tumori, ecc. ecc. (l’elenco sarebbe lunghissimo..).
Ma c’è di più. L’esercizio supervisionato, oltre che prevenire e curare le malattie, fa molto altro: migliora l’umore, l’energia, l’autostima ed inoltre migliora la bellezza, è l’anti-aging perfetto. L’esercizio fisico ci dà una marcia in più, dentro e fuori.
Pochi giorni fa ad una informatrice ho detto che il suo farmaco lo conoscevo già in quanto recentemente prescritto a mia figlia; lei ha replicato: certo, esiste anche nella formulazione gocce pediatriche.
Poichè la figlia in questione ha 34 anni (e io 61), probabilmente mi aveva attribuito un’età inferiore di alcune decine di anni a quella reale. Sarà perché da tempo prendo sul serio l’esercizio e la buona alimentazione?
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