Come specialista di malattie del metabolismo vengo ogni giorno consultato per valutare e trattare persone con sovrappeso, obesità, diabete, sindrome metabolica, infarti o altri eventi coronarici, ischemie cerebrali; la quasi totalità di queste persone è ipertesa o, comunque, prende farmaci per abbassare la pressione, spesso associazioni di 2, 3 o persino 4 farmaci.
E’ ovvio che misurare bene la pressione è importante – io direi fondamentale – per tutte queste persone. Eppure, sia la Scienza che la pratica clinica dicono che la pressione arteriosa viene raramente misurata correttamente, sia dai medici di famiglia che dagli specialisti in cardiologia. Incredibile – vero? – che un dato clinico così importante come la pressione venga (quasi) sempre misurato scorrettamente producendo risultati sbagliati, talvolta anche molto sbagliati – e spesso fuorvianti.
Il risultato sbagliato della misurazione può avere effetti dannosi, o anche pericolosi. Vediamo un po’ nel dettaglio come si misura correttamente la pressione:
Esistono chiare linee guida che spiegano come si misura la pressione:
La misura della pressione arteriosa seguendo le indicazioni appena descritte è identica a quella ottenuta durante la fase di veglia (cioè escludendo il periodo del sonno) mediante l’Holter pressorio che è il “Gold Standard” della misurazione della pressione arteriosa.
Viceversa, il confronto – effettuato in numerosi studi clinici – fra la misura corretta della pressione che ho riportato sopra, e le misurazioni di routine che vengono effettuate negli studi medici – dimostra l’esistenza di discrepanze significative e, direi, “gravi” in quanto i risultati variano da + 20 mmHg a +10 mmHg rispetto al valore corretto – in media: +15mmHg (la figura è tratta da una revisione dell’argomento con metaanalisi, pubblicata da JAMA nel 2019).
JAMA Intern Med. 2019;179(3):351-362. doi:10.1001/jamainternmed.2018.6551
Altrettanto inquietante, (se non di più) è il fatto che in alcuni pazienti le misurazioni di routine possono essere inferiori rispetto al valore reale e che nello stesso paziente possono risultare, in date diverse, ora maggiori, ora minori rispetto al valore reale. Come fidarsi di dati clinici siffatti? Eppure, il trattamento corrente dell’ipertensione arteriosa si basa essenzialmente su questi dati inattendibili e ‘ballerini’.
Il vostro medico di famiglia o il vostro cardiologo di fiducia segue le indicazioni che ho riportato, che sono valide a livello internazionale come “Stato dell’Arte”? Se non è così siete curati su presupposti sbagliati e quindi a rischio di subire trattamenti inadeguati alle vostre esigenze mediche.
Va un po’ meglio per quanto riguarda le misurazioni di pressione a domicilio; infatti queste, pur essendo generalmente anch’esse scorrette, forniscono valori più vicini alla realtà rispetto alle misurazioni effettuate dal medico.
Il sottoscritto, titolare del Centro Medico per il Metabolismo, consapevole dei rischi legati alla misurazione errata della pressione, ha preso per i suoi pazienti le seguenti contro-misure:
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